27 apr 2024

La guerra è sempre una forma di pulizia etnica.

Lo fu da sempre perché i morti erano soprattutto tra i più poveri e i più deboli.
Non si parla mai di questi morti, ma sono tantissimi.
Così ci si preoccupano solo i dati casi dei morti, anche per fame e stenti, ma spesso ci si scorda che i morti ci saranno anche dopo, con la pace.
Scusate, dei soccorsi umanitari non credo, spesso servono solo ad arricchire funzionari e signorotti locali, con il foraggiare della borsa nera.
Sì, la prima causa di tutte le guerre sta nei guadagni che giungono a pochi, poi chi sta per uno piuttosto che un altro gruppo di combattenti offende la verità dei fatti. 
Io invece, nei due assurdi conflitti in corso, vedo in causa la guerra del prezzo degli idrocarburi, oltre a quelle per il controllo delle vie commerciali, per via mare.
Perché non trattano invece di spararsi?
Ora abbiamo anche desideri di genocidio dei nemici, come quello in corso a Gaza e quello minacciato dai fanatici e ridicoli politici iraniani contro Israele.
Su tutti i due fronti abbiamo desideri di morte, di sterminio dei nemici senza pietà.
Il gioco delle parti mi pare evidente, ma non si capisce chi, alle spalle, gestisce questa partita.
Hamas attaccò Israele, in forze e a sorpresa, ma gli israeliani hanno i migliori servizi segreti del mondo e movimenti, come l'assalto di Hamas, paiono difficilmente non visibili ai loro occhi.
Poi la risposta pare durissima e Hamas non cede, o meglio, lascia che la sua gente muoia, per far intervenire il mondo arabo, che non muove un dito invece.
Solo l'Iran Sciita foraggia la loro guerra, con dietro le armi russe.
Queste guerre hanno fatto crescere il costo degli idrocarburi e danno un gran piacere alla Russia di Putin, all'Arabia Saudita, con gli Emirati e l'Iran.
I fabbricati di armi ringraziano e Israele non può essere distrutto, perché è sempre un luogo di ritrovo e di difesa di un popolo, quello ebraico,  che in duemila anni ha subito migliaia di persecuzioni, sia nel mondo cristiano che in quello islamico.
Le guerre proseguiranno sino a quando i guadagni di certi personaggi saranno superiori agli svantaggi, sperando di non finire in un conflitto nucleare.
I palestinesi fanno parte di quei 4 miliardi di super poveri, che non interessano ai super ricchi del pianeta, perché non producono ricchezza.
Quindi loro e tanti altri, in diversi modi, possono morire di fame, di stenti, di malattie curabili.
Non pensate che questo sia la volontà di qualche super miliardario, è la logica dominante del pianeta di oggi, che ci dà guerra e pace, fame e miseria per i non integrati.
Intanto le bandierine sventolano, tanti parlano, ma la pace la si conquista con l'intelligenza e l'onestà intellettuale, propendo sviluppo e istruzione.
Tutto il resto è solo rumore.

La scemenza in politica.

Che da noi le ideologie, tutte, sono uno strumento per fare gruppo, pretendere vantaggi personali, è un classico nazionale, ma si è superato il ridicolo da tempo.
Per sbaglio, sotto casa mia, è passato un gruppo di manifestanti del 25 aprile e mi sono dovuto sorbire il confuso discorso di una poverina, che starnazzava qualcosa di profondamente irrazionale e ridicolo.
Passava da patriarcato alla difesa dei costumi Arabi islamici, era per Hamas e per i diritti delle donne ad usare il loro corpo.
Sì, era una contraddizione assurda e risibile continua, oso dire demenziale e il tutto era urlato, sputato con enfasi, da cattiva attrice dilettante.
Un tempo almeno si cercava di mascherare le contraddizioni evidenti con cuciture, come la lotta dei popoli poveri contro quelli ricchi ed altro.
Invece dei diritti dei lavoratori non c'era neppure l'ombra, del degrado delle periferie pure.
Sì, mi sono detto, qui abbiamo un'altra minchiona che non vuol lavorare, né studiare, ma si butta in politica, per campare sulle nostre spalle.
Ecco a voi i promotori delle future dittature che verranno anche da noi se i cretini non si arrenderanno alla realtà.

26 apr 2024

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